venerdì 17 ottobre 2008

Il consiglio di Facoltà del 16 ottobre : cronistoria di una vittoria della rappresentanza

Cari Compagni e simpatizzanti,

come ben saprete la Facoltà in questi giorni è occupata dai collettivi e l'assemblea promossa dagli occupanti è stata al centro dell'attenzione di tutti i mezzi di stampa e di molti di noi .
Siamo felici che nel corso dell'assemblea studentesca del 15 Ottobre in Aula III ,anche grazie alla partecipazione di tanti ragazzi come Tommy , Alba e tanti altri, la didattica non è stata bloccata ed è stato possibile aprire il dialogo con gli organi accademici della Facoltà perchè questa si pronunciasse contro i tagli ,il blocco del turnover e gli altri provvedimenti scellerati di questo governo sull'Università.
Rosso Malpelo ha costruito le condizioni perchè il Consiglio di Facoltà (CdF) metesse all'ordine del giorno la discussione in merito e accogliesse una delegazione dell'assemblea degli occupanti , abbiamo poi presentato in CdF un nostro documento che era stato inviato giorni prima a tutti i presidenti di corso di laurea e abbiamo partecipato alla discussione perchè il CdF si esprimesse con forza ed abbiamo ottenuto una netta condanna dei provedimenti della Gelmini e una Plenaria di Facoltà per il 23 Ottobre che dia a tutti gli studenti ,i ricercatori e i docenti la possibilità di costruire momenti di discussione e mobilitazione comune , perchè assieme siamo più forti.

Il Rettore Pier Ugo Calzolari ha ricordato attraverso la stampa che il Senato bocciò già a Luglio i provvedimenti del Governo e nella riunione congiunta di Senato e Consiglio d'Amministrazione.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

io la penso come voi ma, per favore, togliete quei cazzo di asterischi..................................................

Anonimo ha detto...

Cari compagni, care compagne (nench'io amo gli asterischi).
Quella della settimana scorsa è stata una straordinaria vittoria di tutti gli studenti. Erano anni che non si assisteva ad una mobilitazione del genere ed essa si è svolta con una serietà assolutamente inedita. sembrava di assistere non ad una lotta studentesca, ma piuttosto ad una mobilitazione operaia, ci siamo mossi con serietà, concretezza e decoro (neanche una scritta sui muri!). Credo che finalmente gli studenti stiano acquisendo la propria coscienza di classe in quanto futuri "operai della cultura". credo sia importante soffermarsi su alcune questioni:
1)iniziative di lotta:bloccare la didattica sarebbe stato dannoso perchè ci avrebbe isolato dal grosso degli studenti, occorre però che tutti gli studenti partecipino alla lotta, per questo bisogna fare i quarti d'ora accademici, spiegare cosa accade, spingere docenti e studenti a parlare della riforma durante le lezioni e a decidere autonomamente come protestare: vogliono bloccare la didattica? fare lezione in piazza o altro? agli studenti e ai docenti di ogni singolo corso la scelta, a noi spetta il compito di informare e spronare alla lotta, ciascuno scelga poi come parteciparvi. Non dobbiamo sostituire l'autoritarismo della Gelmini con quello di nessun altro, ad ogni corso la possibilità di sciegliere autonomamente i metodi di mobilitazione.
2) Maurizio Gasparri ha detto (ansa 18 Ottobre) "che nel nostro paese ci siano genitori così sconsiderati da portare in piazza bambini di pochi anni la dice lunga sulla natura criminogena della sinistra. I figli vengono intossicati da cattivi genitori dal cervello bruciato dalla droga e dalle bugie". Rispondiamo al fascismo di governo manifestando tutta la nostra solidarietà ai genitori che hanno occupato le scuole elementari. Perchè non proponiamo per loro una laurea honoris causa in lettere e filosofia? Dobbiamo dimostrare a tutti che non stiamo lottando per ottenere qualche contentino per gli "atenei d'eccellenza" come magari vorrebbe il nostro rettore (naturalmente finchè condanna la Gelmini va benone, quindi niente stronzate tipo occupare il senato...), noi stiamo lottando per far trionfare la nostra Italia, quella civile, solidale, egualitaria e antifascista, contro l'anti-Italia delle piccole patrie regionali, del razzismo di stato, del privilegio difeso a mano armata dal fascismo e dell'ignoranza in doppio petto. Questa compagni, è la nostra lotta, e deve proseguire.

Purtroppo io sono in Trentino a lavorare, torno a Bo martedì. Non vedo l'ora di tornare in occupazione.

UNITI VINCEREMO!

Tommaso

Rosso Malpelo SU ha detto...

A clamor di popolo gli asetrischi sono banditi...

Contenti ?!

non capite il fine maoismo insito nella rivoluzione grammaticale...scherzo ovviamente...

Anonimo ha detto...

ah ah ah.. simpatico il fine maoista. ma vaff..