martedì 13 maggio 2008

IL VERO DEGRADO IN PIAZZA VERDI
Nelle scorse serate hanno fatto la loro comparsa in piazza verdi alcuni balilla con cappellino azzurro, impegnati in una ronda "contro il degrado" e per "la sicurezza".
Questi provocatori fingono di non sapere che il vero degrado di Bologna sono gli affitti allucinanti e in nero che siamo costretti a pagare ogni mese, sono la mancanza di aule studio e di luoghi di socialità serali, sono i costi proibitivi di libri e dispense. Il vero degrado di Bologna sono coloro che credono di risolvere i problemi sociali con misure di polizia, sono i fascisti che fanno ronde in piazza verdi sperando di provocare scontri in modo da criminalizzare ogni forma di dissenso.
Lottare per una Bologna sicura significa chiedere al comune di garantire affitti più bassi e in regola, significa lottare per ottenere l'apertura serale delle nostre facoltà, come luoghi di studio e di socialità, significa pretendere un vero diritto allo studio per tutti. Lottare per una Bologna sicura significa rifiutare la criminalizzazione degli studenti fuorisede, rifiutare la logica di chi vorrebbe rispondere a manganellate alle nostre aspirazioni e ai nostri bisogni. Lottare per una Bologna sicura è ricordare con una grassa risata ai balilla con il cappellino azzurro che sono soltanto quattro patetici coglioni.

Rosso Malpelo-Sinistra Universitaria

20 commenti:

Dario ha detto...

Ciao a tutti,
Sono Dario Taraborrelli, del 1°anno di lettere,
a seguito della realizzazione del volantino contro il fenomeno delle ronde mi farebbe piacere sottoporvi queste riflessioni:
in primo luogo riguardo al tono utilizzato nel volantino che mi sembra fuori luogo per la sua violenza che arriva fino all'insulto, credo che una associazione come sinistra universitaria dovrebbe distinguersi perla civiltà e la correttezza del confronto politico, anche quando si trova di fronte a fenomeni deprecabili come quello delle ronde di AN. Credo che usare un tono più "civile" , che inviti alla riflessione sui problemi non sia affatto un segno di debolezza o moderazione ma tutt'altro un segnale di maturità politica, cosa che appare fondamentale nel momento di inciviltà ed antipolitica che ci troviamo afronteggiare oggi.
Invece per entrare nel merito dell'argomento credo sia molto interessante la riflessione che propone Ilvo Diamanti nell'articolo pubblicato su La Repubblica ecco il link: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/05/11/007le.html

Aspetto le eventuali risposte, critiche e commenti.

un saluto,
Dario

Dario ha detto...

il link intero...
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/
archivio/repubblica/2008/05/11/007le.html

Unknown ha detto...

caro dario,
credo il fatto delle ronde in una città come bologna sia gravissimo e che sinistra universitaria abbia il dovere di affermare che è totalmente contraria e che mai le è passato per la testa di appoggiarle (vedi volantino del cua). è un fatto talmente barbaro che addirittura andrebbe gridata a gran voce la nostra contrarietà perché noi siamo diversi, noi siamo per la civiltà, siamo per la convivenza con l'altro e non per il qualunquismo, non siamo dalla parte di chi vuole andare in giro a picchiare la gente credendo che sia suo diritto farlo, noi non associamo l'altro alla delinquenza perchùé ci fa comodo.
Se la politica non si schiera contro in modo netto credo che noi invece dobbiamo farlo se pensiamo di avere ancora almeno buon senso, perché certe manifestazioni reazionarie non vanno sottovalutate.

PROFETA69 ha detto...

Cara Elena,
penso come voi che le onde non servano a risolvere minimamente un problema sicurezza che purtroppo, checchè ne dicano gli amici della sinistra oltranzista, c'è e viene percepito dai cittadini onesti ogni giorno.
Tuttavia non sono minimamente d'accordo con i toni di questo volantino che quanto a qualunquismo e demagogia ricalca in pieno la logica che ha portato alle stesse ronde.
I problemi se ci sono vanno visti e affrontati, è chiaro che c'è degrado in zona universitaria e non dipende solo dalla questione afitti o dagli stessi universitari.
Manca semplicemente una cultura della legalità e questo si riflette sia nella microcriminalità diffusa, che nei comportamenti antistato di alcuni studenti e nella reazione dei residenti ormai esasperati.
Forse invece di insultare chi, a modo suo e sbagliando a mio parere, cerca di dare una risposta, seppur semplicistica e demagogica, alle paure del cittadino, non sarebbe meglio cercare di organizzare iniziative e incontri tra studenti e residenti per far capire che le ronde non risolvono il preoblema?
Inoltre non sarebbe bene contestare gl'episodi di degrado nel quartiere universitario e il comportamento incivile di alcuni suoi frequentatori?

Unknown ha detto...

caro Davide,
come ben sai noi facciamo tutto il possibile come sinistra universitaria per evitare che la zona universitaria venga vista solo un luogo degradato e dove regna la criminalità. Infatti ogni anno organizziamo la festa dell'Università, unico vero momento civile e culturale che si svolge in questa parte di città, ieri abbiamo organizzato la gionata dello sport che è andata benissimo...ma noi non possiamo arrivare dove gli altri non vogliono arrivare!
Rimane comunque il fatto che a questi episodi dobbiamo dire no con forza perché non fanno parte della nostra cultura.

PROFETA69 ha detto...

Sono d'accordo ma c'è modo e modo di dirlo....non si può condannare le ronde come fenomeno d'intolleranza classificando chi le fa come "quattro patetici coglioni".
Ovviamente loro sbagliano, cavalcano una paura e non risolvono niente aumentando la tensione tra residenti e studenti, però non possiam ergerci a paladini della tolleranza con un linguaggio altamente intollerante e offensivo.
Il problema non è il contenuto ma il linguaggio rozzo e volgare con cui è esposto: che differenza c'è tra "quattro patetici coglioni" e le sparate di borghezio o di casarini??
Inoltre Bologno non è vissuta solo da studenti e da S.U., il clima che si sta difondendo è preoccupante, la gente non vede risposte concrete ai problemi e si sa che poi viene facile il gioco a chi sventola demagogicamente la sicurezza, per di più se le reazioni di forze di sinistra sono così virulenti e impotenti.
Il cittadino percepirà loro come coloro fanno e noi come coloro che criticano e non hanno alternative serie e così perderemo Bologna!
Ragazzi noi dobbiam dimostrare che le ronde non servono a nulla, che non serve a nulla scimmiottarle con "studenti civici" e soprattutto che bisogna creare maggiore dialogo con i cittadini e le forze dell'ordine.
Invece di attaccare gl'altri dobbiam crere un'alternativa seria....

Anonimo ha detto...

Car* compagn*,

ho letto già tempo fà lo splendido articolo che ci ha segnalato Dario e l'ho riposto nei miei ritagli preferiti,credo però che un dibattito cosi profondo non rispondesse alle esigenze di comunicatività di un volantino . Magari se volessimo prenderlo come spunto per fare una nostra riflessione sul fenomeno del rondismo e metterlo qui sul blog o sul nostro giornalino...io tiro il sasso,vediamo chi lo raccoglie...
Piuttosto quel volantino mi sembrava ironico e provocatorio oltre ogni buon senso, insomma era un buon vecchio volantino di rosso malpelo!
In merito alle ronde e all'ondata di xenofobia in questo paese c'è poco da dire : siamo arrivati a bruciare campi rom e a preparare norme straordinarie per espellere cittadini comunitarii... mi sembra che l'ora dei sofismi(e se lo dice un filosofo) sia finita da un bel pezzo...
Dobbiamo fare cultura ! Il 68% degli italiani vuole espellere tutti i rom dall suo paese solo perchè sono rom...questo è grave...è gravissimo...
Inoltre ,per tornare alle "angeliche" ronde di AN , non mi sembra che la loro sia un iniziativa contro lo spaccio o la prostituzione o quello che vuoi definire microcriminalità, no......un operazione di presidio del territorio dove senti che quel territorio non ti appartiene più e ti sta sfuggendo di mano...un operazione di presidio contro chi ti è estraneo e disapprovi...la loro è un operazione di presidio contro noi studenti uiversitari...contro il nostro modo di vivere e contro il nostro semplicemente essere una parte della loro comunità che non vogliono riconoscere...forse vorebbero anche espellerci insieme ai rom e ai rumeni...magari a suon di manganellate e olio di ricino...
Il degrado di questa città non sono quattro studenti che bevono una birra in piazza verdi,ma è una cultura millenaria di accoglienza soffocata da una cappa di oscurantismo fascio-leghista.

P.S.: Mai pensato che forse borghezio piace perchè è immediatamente comunicativo ?! Forse dovremmo trovare un modo di esserlo anche a sinistra,ma senza perdere i nostri contenuti e i nostri principii...

Angelo di Filosofia

PROFETA69 ha detto...

Sicuramente hai ragione Angelo ma se per esser comunicativi dobbiam scadere nell'insulto andiamoci piano...anche perchè Borghezio cavalca con toni forti temi comunque sentiti dalla gente e che la tv nazional-popolare ha ingigantito oltre ogni limite.
Penso che chi delinque vada espulso o arrestato senza scatenare sentimenti xenofobi, le ronde non servono e per gli studenti bisogna iniziare a dialogare di più con i cittadini, venirsi incontro, ma anche stbilire dei limiti perchè piazza verdi non è un boulevard e trovare fatticci, barboni, gente che piscia sotto casa non farebbe piacereneanche a me se abitassi lì...
Il problema è cmq molto complesso e sarebbe bene approfondirlo senza cadere nel comizio da bar...

Anonimo ha detto...

Mi spiace che tu abbia percepito il mio come "un comizio da bar" ,assolutamente non era mia intenzione...
Ci continuo comunque a vedere poca differenza tra il voler fare le ronde perchè ci sono le bottiglie di birra e il rifiutare la presenza degli studenti nella zona universitaria ...anche sforzandomi non riesco a pensarla diversamente...
Poi credo che chi abita in piazza verdi abbia scelto casa sua sapendo dove andava ad abitare e penso anche che poteva permettersi di andare ad abitare altrove con quanto costa una casa da quelle parti...ciò non toglie che in piazza verdi si deve cercare la convivenza civile tra l'esigenze di socialità e la cittadinanza,ma il problema non può essere avere degli studenti sotto casa(anche perchè non mi sembra ci sia musica a palla tutte le sere in piazza verdi), al massimo ci vedrei bene il vuoto a rendere nei locali e bagni pubblici ben tenuti nelle vicinanze, forse anche qualche "collaboratore ecologico" in più al mattino presto.
Non mi sembra che mettere in giro delle provocatorie ronde sia la soluzione,anche perchè non ho mai sentito la mancanza delle forze dell'ordine in piazza verdi(sembra il g8...)dunque ci pensino loro a combattere lo spaccio che magari sono anche più professionali...

Angelo di Filosofia

PROFETA69 ha detto...

Angelo, il problema è proprio scindere il problema sicurezza dagli studenti!!!
Poi è chiaro che le forze dell'ordine devono fare il loro dovere, e che il comune potrebbe mettere i bagni ecologici, è anche vero che ci vorrebbe anche da parte di alcuni studenti un'atteggiamento più civile e collaborativo.
Per il resto ribadiso che le mia critica no è tanto rivolta al contenuto del volantino, quanto al liguaggio eccessivo e ai toni da rissa perfettamente inutili, con questo intendevo "comizio da bar", non certo i tuoi commenti che cmq portano avanti il tuo legittimo punto di vista come io porto il mio...anche se ho le percezione che alla fine vogliam dir le stesse cose...

PROFETA69 ha detto...

@ Angelo: cmq se ti interessano i toni forti vai a vedere al post sull'apertura serale delle facoltà e partecipa all'interessante dibattito con Mr. PDV!!!

Anonimo ha detto...

Credo che la terribile situazione attuale (campi rom che bruciano, fascisti che uccidono, razzismo di massa ecc...) sia il frutto della disgregazione sociale dominante negli ultimi 30 anni. La società del consumo che si è imposta da fine anni '70 è una società della solitudine, una società costruita sul rinchiudersi di ciascuno nel proprio mondo, un mondo in cui l'unica forma di felicità è il consumo. Questa società non può che essere insicura, mancano valori condivisi , manca la conoscienza diretta di chi ci sta intorno. E' un mondo di "ognun per sè", funzionale ad una gestione economica liberista, entrata in crisi quest'ultima (pensate a Tremonti no global!)anche questo mondo di solitudine e consumo entra in crisi, producendo follia.
Credo che il primo problema di ogni antifascista e di ogni democratico sia quello di "ricostruire una società", un punto di incontro comune. Perchè si torna a parlare di nazione fondata su valori religiosi o di identità etnica? perchè in questi anni la cultura di sinistra non è stata in grado di offrire punti di riferimento su cui costruire una comunità, anzi ha finito per farsi spesso portavoce di null'altro che dell'individualismo dominante.Non si è riusciti a costruire una visione del mondo capace di diventare "egemonica" nel pensiero comune, si è rinunciato a costruire e a diffondere a livello di massa dei punti di riferimento di livello culturale ed etico capaci di riunificare la società su un insieme di valori progressisti. In momenti di crisi e cambiamento come questo la gente cerca conferme, punti di riferimento comuni, non li trova nella cultura di sinistra e quindi finisce per riconoscersi in identità etniche e religiose. Siccome credo che la cultura di sinistra debba tornare a stabilire con nettezza cosa è accettabile e cosa non lo è, sono convinto che sia stato giustissimo pubblicare il volantino sulle ronde. Dei problemi pratici possiamo parlarne con il massimo dell'elasticità mentale, ma ci sono punti di riferimento etico che devono essere difesi con forza:"le ronde no!", un "no!" etico, indiscutibile, un "no!" del cuore.

Tommaso

Anonimo ha detto...

Anche io son per il "no ronde", ho votato con immensa fiducia S.U., il mio cuore non potrebbe battere più a sinistra di così.
Questa è solo una premessa per far comprendere che è fuori dalla mia mentalità la xenofobia, manifestazioni razziste e quant altro...
Però... però io non mi sento tranquilla, ragazzi, che devo fare? Quando le lezioni terminano dopo le 5, o le 6, in inverno, mi sento a disagio. Io non sono di Bologna (sono una "provincialotta", forse per questo parlo così), prendere i treni a volte non è meraviglioso. Le ronde sono metodi fascisti, reazionari... d'accordo, allora che facciamo? Forse sono io che sono una cagasotto, boh...
Per quanto riguarda il tono... ben venga un po' di sana chiarezza, dopo tanto "politichese" ho voglia di sentir parlare la mia lingua... Grazie per l'attenzione!

Anonimo ha detto...

marica, ti parlo anch'io da provincialotta, da vent'enne, da una che ha paura a uscire la sera da sola... ma che facciamo?
di certo farsi giustizia da soli non è e non può essere la soluzione. questa forma di associazionismo non è per niente neutrale nei confronti della xenofobia, e ha come obiettivo quello di mantenere l'ordine pubblico coi manganelli. questo è inaccettabile, soltanto la polizia e i carabinieri possono avere il compito di "sorvegliare", (armi nella fondina), ma quello è un corpo dello stato, non quattro fanatici incappuciati (che le due cose possano coincidere non il luogo di parlarne).
i civili che organizzano le ronde sono persone che, spinte dall'emotività e dalla criticità del momento, ne approfittano per fare i "supereroi", e magari, sfogare un po' di rabbia su chi bivacca e vomita e magari pure delinque. questo per quanto riguarda la zona universitaria, che è una zona che andrebbe sì "bonificata" da certi atteggiamenti, ma con e per la cultura, creando spazi nuovi, e non certo coi manganelli.
penso che la violenza debba rimanere estranea alla cultura di sinistra, perchè quando c'è stata, sono state scritte pagine che non fanno onore a una coscienza pacifista.
quindi no alle ronde, in piazza verdi come in tutta italia, dove combattere la delinquenza sta diventando sinonimo di eguale delinquenza -però legalizzata-.

ps: io con le ronde non mi sento più sicura, ma più insicura... sono io che sono strana?

dina b. / scienze dell'educazione

Anonimo ha detto...

Sono iscritto al primo anno di Storia e alle elezioni universitarie ho votato Sinistra Universitaria. Mi premeva dire due cose e prego coloro che sono più impegnati nel movimento di rispondere ai miei dubbi, in particolare in merito alla natura di questo movimento, perchè il mio cuore batte a sinistra così come quello di Marica e, dopo la vittoria di Berlusconi e i relativi scempi a cominciare dal 25 Aprile, sento l’impegno come un dovere civico: il punto è che vorrei sapere con chi posso impegnarmi e partecipare. E’ un chiarimento riguardo all’identità di Sinistra Universitaria.
Anche io come Dario mi trovo sinceramente spiazzato di fronte ai toni usati nel volantino e ancora di più sono allibito di fronte alla spiegazione che ci fornisce Angelo, che spero vivamente non sia uno dei rappresentanti che io stesso ho eletto: se non fosse per il riferimento ai compagni nell’intestazione del tuo commento, le tue parole suonano come il leitmotiv leghista e forzitaliota del “linguaggio colorito”. Gli studenti sono forse considerati da SU come una massa di allocchi che, poverini, hanno bisogno di avere messaggi di questo genere per comprendere? Credo e voglio sperare che non sia così, per favore datemene conferma.
Dalla forma passiamo ora alla sostanza del messaggio: Sinistra Universitaria non è un partito e per questo è ovvio nonché sano che le posizioni siano molte, ma vorrei anche qui capire una cosa che riguarda più che altro la modalità del dibattito e le relative premesse: perché gli “assistenti civici” o “ronde” o come vogliamo chiamarle dobbiamo vederle aprioristicamente, da sinistra, come “manifestazioni reazionarie” (Elena)? Perché dobbiamo percepirle come manifestazioni di violenza (Dina)? E addirittura tiriamo nell’arena della discussione i manganelli e il fascismo? Quali manganelli? Non mi risulta che questi “assistenti civici” ne dispongano o addirittura che gliene sia consentito l’uso: perché non si può, da sinistra, riflettere per un attimo su questi fenomeni senza bollarli, peraltro con elementi assai poco probanti, di fascismo, lasciando così alle destre, come sempre, la prerogativa di incarnare la sicurezza e la legalità? Vorrei ricordare che ad approvare queste “ronde” sono anche insospettabili giunte di centrosinistra: io dico bravo Cofferati, bravo Domenici, bravo De Luca, non per il fatto in sé che approvino queste nuove figure, ma perché si sforzano di ascoltare i bisogni dei cittadini, senza paraocchi ideologici ormai inattuali. Le ronde non sono il risultato di un’ondata reazionaria, ma sono uno dei risultati dell’impotenza delle forze dell’ordine e quindi dello Stato nel controllo del territorio e, unitamente a questo, sintomo della ritirata della comunità dal territorio, come Diamanti scrive nell’articolo citato da Dario. Per questo mi piacerebbe vedere a sinistra un poco più di cautela e di razionalità nel confrontarsi con questi fenomeni. Gli insulti e le facilonerie lasciamole ai collettivi imbrattamuri e ai sedicenti signori che all’uscita del 38 offrono sedicenti corsi di marxismo.

Marco Travaini

Anonimo ha detto...

caro marco,
innanzitutto grazie del contributo alla discussione, mi sforzerò di rispondere alla tua perplessità. mi sembra di avere specificato nel mio intervento che il fatto che i manganelli li abbiano i poliziotti e i carabinieri, e che siano dodati di altri strumenti di allontamento (vedi provvedimento approvato qualche giorno da a bologna), sia qualcosa di legittimo. quello a cui mi riferisco io è la presenza, di CIVILI (appartenenti forse a qualche partito?)che si abbigliano in modo quasi da costituire divisa, che si coprono il volto, che non girano a mani nude, e che sinceramente non credo abbiano intenzioni di dialogo con chi non si comporta rettamente (come per esempio gli individui avvistati a porta san vitale l'altra notte). il compito di ogni cittadino che vede atteggiamenti non conformi alla legge è quello di chiamare le autorità, non di scimmiottarle. che civili girino in macchina cellulare alla mano, per denunciare l'illegalità, mi sembra un reazione plausibile all'insicurezza diffusa, e ripeto, è compito di ogni cittadino chiamare le autorità, in base a un principio di solidarietà oltre che di dovere... e ti assicuro che ho assistito in piazza verdi a un intervento immediato delle forze dell'ordine, che non per niente hanno incrementato la loro presenza sul territorio (l'hanno incrementata anche l'altro pomeriggio per il banchetto di an, ma questa è un'altra storia).
spero sia chiaro quindi, che proprio per questo non condivido che le ronde (in senso associazionistico/qualsivoglia armato) diventino una cosa "normale" per qualsiasi civile dotato di forza fisica e di volontà di "proteggere" il territorio; ritengo pericoloso il passaggio di consegna dell'ordine pubblico a queste manifestazioni, perchè equivale a legittimarle e a farle passare anche dalla parte "del giusto", o meglio, "dello stato", e non mi convincono mai le situazioni che dividono tutto il bene da una parte, e tutto il male da un'altra. con questo spero di essere stata chiara intorno alla mia posizione, che è del tutto personale, visto che non faccio parte di s.u. e che non ho scritto il volantino... mi limito solamente a riflettere, forse anche sbagliando, su qualcosa che mi spaventa, ti ripeto, e non mi tranquillizza affatto.

dina b.

Unknown ha detto...

caro Marco,
sono Elena e sono rappresentante in facoltà per Rosso Malpelo-Sinistra Universitaria. Per quanto mi riguarda sono assolutamente d'accordo con dina: mi spaventa il fatto che dei civili girino in città con l'intento di "controllare" e mi chiedo cosa succederà nel momento in cui si scontreranno con qualcuno...la loro violenza sarà giustificata solo perché hanno agito con buoni intenti??
Non mi va di essere osservata da chi non fa parte delle forze dell'ordine, cioè da chi non fa questo di mestiere, con loro in giro non mi sento più al sicuro, anzi penso che sia gente che voglia sfogare la propria rabbia e in nessun caso mi sento di giustificarli e meno che mai di appoggiarli.
Continuo a pensare che questo sia molto grave nonostante personalmente mi riconosca nella parte politica di quei sindaci che citi.

Anonimo ha detto...

Ciao Elena, ti ringrazio per il chiarimento, e spero che il prossimo volantino usi i toni che tu hai usato nel rispondermi: solo così potrà condurre a una riflessione, e non a indignazione/sottoscrizione, a seconda del pensiero che già si ha in proposito. Anche perchè in quel modo non otterrebbe proprio niente, nè sul lato della "propaganda" nè per stimolare alla partecipazione, sei d'accordo?

P.S.: un informazione: il mercoledì alle 19 vi riunite regolarmente? Le riunioni sono aperte a tutti?

Marco

Unknown ha detto...

ciao Marco,
sì le riunioni sono aperte a tutti quelli che vogliono partecipare o che vogliono solamente fare un salto per esporci qualche problema.
Se hai voglia di partecipare ti aspettiamo mercoledì, o anche il giovedì all'apertura serale delle aule di centotrecento, se ti va possiamo continuare a parlare di qusta cosa delle ronde.

Anonimo ha detto...

ok, al 90 % vengo mercoledì.
Marco